Dott. Roagna Davide
Visita Pneumologica
Spirometria Semplice
Dott.ssa Vullo Silvia
Che cos’è la Pneumologia?
La Pneumologia si occupa di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dell'apparato respiratorio. L'attività clinica include la terapia di malattie acute dell'albero bronchiale e dei polmoni come: bronchiti, focolai bronco-pneumonici, polmoniti e pleuriti. Inoltre vengono studiate le patologie asmatiche (allergiche e non) e le evoluzioni croniche delle bronchiti, quali la BPCO e l'enfisema polmonare. Inoltre la Pneumologia si occupa della prevenzione delle malattie respiratorie indotte dall'inquinamento ambientale e dei danni provocati dal fumo di sigaretta attraverso percorsi formativi specifici.
In cosa consiste la visita pneumologica?
La visita pneumologica è una visita medica svolta dal medico specialista in pneumologia, ovvero specializzato nello studio e nella cura delle malattie dell'apparato respiratorio, per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo a carico dei bronchi e dei polmoni. Oltre ai pazienti con patologia pneumologica già nota, che in accordo con lo specialista concorderanno le visite di controllo, si può venire inviati dal proprio medico curante allo pneumologo per accertare la natura di sintomi come sensazione di oppressione al torace, difficoltà nella respirazione, affanno a riposo, tosse persistente, espettorazioni prolungate e/o con tracce di sangue, dolore toracico, apnee notturne.
A cosa serve la visita pneumologica?
L'obiettivo della visita pneumologica è diagnosticare - o escludere - la presenza di malattie dell'apparato respiratorio e individuare, quando possibile, la terapia più adatta. Alle visite pneumologiche vengono anche sottoposti tutti i pazienti con patologie già note per il monitoraggio delle patologie stesse.
Come si svolge la visita pneumologica?
La visita pneumologica, inizia con la valutazione anamnestica (anamnesi), fase durante la quale il medico specialista rivolge diverse domande al paziente per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili circa la storia clinica e lo stile di vita del paziente stesso (alimentazione, vizio del fumo, consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, tipo di lavoro svolto, assunzione di farmaci, altri casi in famiglia di problematiche respiratorie). In questa prima fase della visita il medico prende inoltre visione degli eventuali esami medici già svolti dal paziente.
La seconda fase della visita è quella che concerne la visita in senso stretto: il medico procederà quindi con l'auscultazione dei polmoni mediante l'utilizzo dello stetoscopio. In base alle rilevazioni effettuate nel corso della visita lo specialista potrà porre una diagnosi e prescrivere la relativa terapia oppure, a seconda del sospetto diagnostico, potrà richiedere la sottoposizione del paziente ad altri esami (come spirometria, emogasanalisi, esame colturale dell'espettorato, radiografie del torace) per ulteriori accertamenti.
In cosa consiste la spirometria?
La spirometria (letteralmente la misurazione del respiro) è il più comune e diffuso esame della funzione respiratoria. Il test si esegue con l'ausilio di uno strumento chiamato spirometro. L'indagine è molto semplice, per nulla fastidiosa e richiede solo una modesta collaborazione da parte del paziente che deve eseguire delle manovre respiratorie mentre è collegato con la bocca allo spirometro, e va a misurare la funzione del polmone, in particolare il volume e/o la velocità con cui l’aria può essere inspirata o espirata da un soggetto. Il risultato dell'indagine mostra una serie di valori che indicano capacità e volumi polmonari, oltre che il grado di pervietà (apertura) dei bronchi. La spirometria è un importante strumento utilizzato per generare grafici respiratori che sono utili nella valutazione di determinate condizioni cliniche, come l’asma bronchiale, la fibrosi polmonare, la fibrosi cistica e la bronco pneumopatia cronica ostruttiva. Il risultato della spirometria è normalmente corredato da un commento verbale aggiunto dallo specialista in cui si esprime un giudizio inerente ai valori ottenuti.
Sono previste norme di preparazione?
Non sono previste norme di preparazione. È bene che il paziente porti con sé eventuali esami effettuati su richiesta del proprio medico curante e tutta la documentazione eventualmente posseduta inerente il problema pneumologico.